LA
NOSTRA STORIA |
TORINO 1988
Massimo Ghirardello ha da poco terminato il servizio militare nella
Fanfara della Brigata Alpina Taurinense. Durante una cena di congedo si
parla di incontrarsi alla prossima Adunata Nazionale di Torino. Nasce
così l'idea di incontrarsi sì, ma non solo, perché non inquadrarsi e
sfilare come Congedati della Fanfara?
Da quel momento l'ufficio di Lucetta diventa il cuore del progetto.
Con Massimo si comincia a telefonare, tutti sono entusiasti. I problemi?
Nulla ci ferma. Per dormire ci si arrangia, il negozio dei genitori di
Ghirardello diventerà un dormitorio. Gli Alpini di Borgaretto ci
ospitano per il pranzo del sabato, l'elegante quartiere della Crocetta
ci accoglie con i negozianti che offrono da bere. La divisa? Fin da
subito si decide che dovrà essere facile per tutti ed allora ... jeans,
camicia bianca e cappello alpino! Il sabato vola, canti, musica,
abbracci e sfilate continue seguiti da una folla che a volte sembra
travolgerci. Poi la domenica, la sfilata, le emozioni, ed infine in Via
Po quando sfila per ultima la Fanfara in Armi eccoci ci siamo anche noi,
ci incamminiamo e pian piano riprendiamo il nostro posto, 2° fila, 4°
fila, con i clarinetti o le percussioni, non conta lo scaglione, il
M.llo BONESSIO si ritrova ad avere una Fanfara raddoppiata e quegli
ultimi metri di sfilata in Piazza Vittorio diventano un apoteosi.
PESCARA 1989
L'esperienza di Torino è ormai alle spalle e ci viene la voglia di
continuare. Pescara è lontana, ma non per noi, questa volta organizziamo
un pullman e ci paghiamo anche l'albergo. Non siamo molti, ma
determinati. Il sabato sarà una grande festa nei dintorni della città.
Incontriamo gruppi di alpini ed è occasione per suonare, mangiare e
bere. La domenica mattina però siamo pronti ancora ad emozionarci e
sfilare.
Proprio a Pescara incontriamo lo scrittore GIULIO BEDESCHI che ci fa i
complimenti ed una dedica sul menù del ristorante
VERONA 1990
Siamo tanti a Verona. Partiamo in pullman e incontriamo i " Toscani" sul
lago di Garda. Dopo la sosta per il pranzo eccoci arrivati a Verona. La
sistemazione è alla fiera negli alloggi collettivi ed il pomeriggio
trascorre nelle vie del centro a suonare, marciare e divertirsi.
Incontriamo il gen. Sterpone che ci offre una cassa di vino! Grazie! La
domenica si sfila e poi ritorno.
VICENZA 1991
A Vicenza ceniamo la sera del sabato in una spaghetteria di Via Milano e
poi dopo aver suonato qualche ballabile partiamo in sfilata tirandoci
dietro una buona parte di pubblico. La serata è lunga tanto che sappiamo
di alcuni che per rientrare agli alloggi collettivi sbagliano strada e
si ritrovano a piedi sull'autostrada! Con tanto di strumenti al seguito!
MILANO 1992
Per spostarsi il sabato ci serviamo della Metropolitana ed ogni stazione
è buona per un concertino. Anzi si suona anche durante il viaggio. La
domenica si sfila di pomeriggio dopo il pranzo nel ristorante con vista
in Piazza del Duomo.
BARI 1993
Partiamo in treno ed il marciapiede a fianco del binario si trasforma
fin da 2 ore prima della partenza in un ristoro alpino! Mitica adunata a
Bari! Il sabato andiamo ad Alberobello, ci regalano addirittura una
damigianetta di vino mentre scarpiniamo suonando in mezzo ai trulli.
Naturalmente un abbondante pranzo conclude la mattinata. Prima di
ritornare in città sostiamo per un onore ai caduti al Sacrario dei
Caduti d'Oltremare. Non siamo moltissimi, ma in sfilata facciamo la
nostra figura. Il viaggio di ritorno in treno è un happening! Ad ogni
stazione durante la breve sosta, si scende suonando per risalire alcune
carrozze più in là! Continua così la festa fino a notte fonda.
TREVISO 1994
Per arrivare a Treviso si passa vicino a Venezia, ed allora eccosi
pronti a salire, naturalmente suonando su di un battello che ci porta in
Piazza San Marco. Lungo il Ganale della Giudecca le navi da crociera ci
salutano e noi ripaghiamo con le nostre musiche. Dopo il pranzo su Riva
degli Schiavoni eccoci davanti all'Hotel Metropole, che elegantemente
come si confa ad un 4 stelle di Venezia ci offre una damigiana di vino
all'ingresso. Grazie al proprietario i giapponesi in arrivo con le loro
valigie nella città più bella del mondo devono superare la
fanfara, circumnavigare una damigiana di vino, rischiare di ubriacarsi
al solo profumo e finalmente sono arrivati in albergo!
Per tornare al parcheggio abbandoniamo il traghetto e ci inoltriamo
sempre suonando nelle calli. Ogni negozio elegante che si affaccia sulle
vie viene visitato dalla fanfara, soprattutto quando ci sono commesse!
ASTI 1995
In un certo senso siamo a casa. Il sabato lo trascorriamo a Murisengo.
Suoniamo sì, ma accompagnati da abbondanti libagioni. Da pochi mesi la
città si sta riprendendo dalla disastrosa alluvione e la gente ha voglia
di riprendere a sorridere. Noi li trasciniamo nella musica.
UDINE 1996
Che storia! Quando con tanta fatica abbiamo un elenco di partecipanti ci
accorgiamo che siamo completamente privi di bassi. Si chiede quindi
aiuto al Magiur, il mitico Bonessio per vedere se nella Fanfara in Armi,
che non partecipa all'adunata, ci sia qualcuno che suona il basso
disposto a venire con noi. Proponiamo di pagargli la partecipazione, il
viaggio e i pasti. Apriti cielo, non solo troviamo i bassi, ma anche
tutti gli altri! 33 alpini in armi si offrono. Siamo Rovinati! Come
facciamo a tirare fuori i soldi per pagare tutti i pasti? Non ci sono
problemi, amici ci offrono formaggio, vino e ospitalità. Ad Udine nel
cortile di casa DeMonte circa 80 alpini della fanfara tra congedati ed
in armi trovano persone che dal vicinato portano tutto quanto possono di
commestibile. Che serata! Era stato un pomeriggio pieno di emozione
quando al Sacrario di Redipuglia siamo saliti fino in cima per gli Onori
ai Caduti. Poi nel piazzale del Museo, il Carosello! Mitico!
La domenica sostiamo vicino a Pordenone per il pranzo in un ristorante
che oggi dopo la morte del proprietario non esiste più. Finiamo sdraiati
sul prato a suonare prima di ripartire per Torino.
REGGIO EMILIA 1997
Altra adunata ed altra gita. Questa volta sostiamo a Grazzano Visconti
Nel piccolo borgo medioevale siamo come al solito seguiti da una folla
entusiasta. Poi la sera per le strade di Reggio Emilia ancora festa.
PADOVA 1998
Che caldo! Ci ricordiamo tutti che si rompe l'aria condizionata sul bus
e quindi dobbiamo bere di più. La sosta del sabato è ancora una volta a
Valeggio sul Mincio vicino al Lago di Garda. Prima di ripartire siamo
invitati tutti in una casa privata dove c'è una festa di compleanno di
un bambino. Tra i palloncini appesi agli alberi avrà il ricordo degli
alpini.
CREMONA 1999
La sera Concerto delle Fanfare Taurinense, Julia e Tridentina allo
Stadio Chiude una Fanfara civile locale che eccitata da tanta gente non
vuole più andarsene. Inizia a piovere e Lucetta sbraita al microfono il
ringraziamento per la Fanfara Civile che finalmente capisce e se ne va.
Dobbiamo lasciare il posto ai Congedati, i Congedati Julia entrano e si
incrociano con la Fanfara Julia in armi e i Congedati Tau si sistemano
vicino alla BAT Fanfara per fare il gran finale! Non ci impressiona la
pioggia che poi cesserà per l'indomani.
BRESCIA 2000
Bonessio è in pensione e viene con coi. Si sente ancora il Magiur e
mette tutti sull'attenti, infinite volte canteremo la Marcia dei
Coscritti!
Anche questa un adunata da ricordare.
GENOVA 2001
II lungomare diventa la nostra base. Sabato pranziamo con vista sul mare
e poi il traffico si ferma perché marciamo seguiti da una folla di
estimatori suonando incessantemente per buona parte del pomeriggio.
CATANIA 2002
Inizialmente si pensa di non poter partecipare a causa della distanza
notevole, poi con fatica, ma con determinazione eccoci ù, non in
moltissimi ,ma abbastanza per fare la nostra bella figura. Il viaggio è
in treno e si dorme nelle cuccette durante la sosta a Catania.
Incontriamo gente speciale, ci fanno da guida, ci invitano a godere dei
tesori d'arte della città. Poi la sfilata che inizia sotto la pioggia,
ma poi come sempre ci riempie di orgoglio legittimo.
AOSTA 2003
Per la prima volta sfila con noi il Coro. A Nus siamo ospiti del Comune
e con un bus navetta ci spostiamo ad Aosta. La sera intratteniamo il
pubblico con un concerto insieme al Coro. Quanti ricordi in città!
Quante volte ci siamo stati durante il servizio militare. Si
ripercorrono le strade fatte in libera uscita fino a notte fonda.
TRIESTE 2004
Questa volta andiamo all'estero. Il sabato lo passiamo a Caporetto, ora
in Slovenia. Al Sacrario sulla collina arriviamo in sfilata con una
bella fatica, siamo soli. E' emozionante, solo uno sparuto gruppo di 4
persone ci attornia mentre depositiamo una corona di alloro. Tornati a
Trieste sulla piazza di fronte al mare conquistiamo il palco ed in mezzo
ad una folla enorme che urla ed applaude, suoniamo e trasciniamo anche
Bonessio che tra il pubblico ci ascolta. Il Magiur ora dirige la Fanfara
ANA di Ivrea e questa è una occasione per averlo tra di noi. Bellissima
adunata!
PARMA 2005
Qui abbiamo vita facile. Il nostro Broccio organizza alla perfezione.
Pernottamento in un prestigioso Istituto Scolastico privato in pieno
centro e sabato a Salsomaggiore Terme ospiti del locale Gruppo Alpini
per il pranzo. Sole e caldo con tanto entusiasmo!
ASIAGO 2006
Adunata difficoltosa, arrivarci non è facile, ma ci riusciamo
ugualmente. Ognuno con mezzi propri arriva sull'altopiano ed il sabato
sera ci ritroviamo per la cena. Purtroppo si è persa la bella abitudine
di suonare insieme il sabato. Speriamo di ripristinarla al più presto.
Passare anche la vigilia dell'adunata insieme ci lega ancora di più.
Domenica piove a dirotto e sfiliamo indomiti sotto il diluvio.
Da subito si era presentato il problema del " porta cartello" All'inizio
avevamo volontari vari, ma poi finalmente il nostro Tenente Cartello
Masino diventa istituzionale. D'ora in poi sarà lui che tiene alto il
cartello con il nostro nome durante tutte le sfilate.
CONTINUA...
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